“Solo capire chi siamo ci potrà liberare e alleggerire”

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Renzo Turbian, autore de “Il sedentario non ha colpe”, sceglie di ricaricarsi nella community di Ego Wellness Resort

 “Per poter scrivere una storia bisogna rendere solida la consapevolezza di ciò che offriamo”, un’affermazione che in pochissimo apre uno squarcio nel cielo di carta e ti presenta Renzo Turbian, autore de Il sedentario non ha colpe. Una storia consapevole di come e quanto il movimento sia la chiave per vincere tutte le nostre esitazioni verso l’affermazione di se stessi e del proprio benessere, non solo strettamente fisico.

Cinquantanove anni imprenditore che lavora nel campo del wellness e fitness da oltre 35 anni, si occupa di far stare in salute ed efficienza fisica le persone: “Un po’ come John Belushi in “The Blues Brothers” ho capito che l’attività con i pesi e gli esercizi a corpo libero, sia per la postura che per il tono, l’allenamento del corpo e l’esaltazione delle sue qualità quali la forza, la flessibilità e la destrezza, erano la mia vera strada.

Un grande professionista e anche un amico di vera amicizia con Renato Malfatti (titolare Ego, n.d.r.). Vicini in tante, se non addirittura tutte, le “battaglie” per diffondere il valore del movimento nelle vite delle persone. Ad Ego Wellness Resort viene per stare bene, quasi una sua seconda casa. E certo non che nei suoi Centri non si stia bene, ma lo “star bene” di Ego rigenera in Renzo energie importanti, che sanno di un viaggio altrove, di un’altra maniera di essere “famiglia”, per continuare il suo appassionato racconto del benessere.

 

La sedentarietà causa l’insorgere di malattie gravi come l’obesità. Il fisico smette di muoversi e di conseguenza tutto perde tono: lo spirito di iniziativa, l’espressività, le relazioni, l’umore. Come si può far detonare un cambiamento in una vita sedentaria diventata ormai routine?

Il primo passo sarà il più difficile, sì, ma tu dagli una speranza. Guidalo nell’immaginare le sensazioni migliori che diventeranno la sua nuova vita, dove avrà più stima di se stesso e si sentirà bene: salvato, guarito, libero dalla propria immobilità.

 

E questo primo passo, secondo te, per quale “magia” avviene?

Grazie ad un’emozione. Quando pensiero ed emozione si uniscono, lo scrigno si dischiude. Lo scrigno dove viene seppellita la prospettiva di fare progressi, di praticare delle abitudini migliori, più sane, e di sentirsi e vedersi progressivamente diversi, o meglio, molto più somigliante alla percezione che auspichiamo di noi.

La magia è “l’emozione”, il mago – una persona, un messaggio, un’azione – chi la genera, e sviluppa un tale senso di fiducia verso il cammino intrapreso…

 

“Accompagnare le persone verso uno stile di vita collegato al movimento”, una mission o un piacere?

Sono sempre stato uno sportivo, una persona in movimento. Costruire un percorso professionale dove la tua mission coincide con il piacere di realizzarla è qualcosa che ti fa sentire vicino alla felicità. Pur comportando devozione assidua, spesso grossi sacrifici e attenzione costante. Un po’ come essere dei nuovi samurai…

 

Una mission di natura fortemente etica…

A volte le persone non riescono a dimagrire perché non si perdonano qualcosa; non riescono a rinforzare i propri muscoli perché naufragano nella disorganizzazione….Perdono di vista la centralità della salute interiore e fisica a discapito di piccoli obiettivi transitori, di estetica imposta e immotivata. Per questo mi piace guidarli per mano nella costituzione di giuste abitudini, nella scoperta delle loro reali motivazioni, mi piace che si sentano presi per mano e  accompagnati da professionisti di qualità.

 

“Ogni persona di successo ha abitudini di successo”, scrivi nel tuo libro..

Se fino ad oggi abbiamo sottovalutato l’importanza del muoversi e comunque vogliamo riprendere in mano la salute del nostro corpo, dobbiamo prima di tutto analizzare le abitudini di partenza. Senza analisi non c’è gestione. Le “scuse” nascono dal comfort perverso legato alle nostre abitudini consolidate. Per questo il primo passo è il più importante, come i 100 giorni che seguiranno quel primo passo, e deve muoversi in una direzione ben chiara: cambiare le abitudini che fino ad oggi non ci hanno portato a niente di soddisfacente. Un passo diverso, pronto a imbastire una realtà nuova, un nuovo habitat, che supera la verità “confortevole” che io persona pensavo di avere.

 

Come si avviano queste abitudini di successo?

Con ferma dolcezza e rispetto verso se stessi, spezzando i circoli viziosi che ci inducono a compiere gli stessi errori e tagliando fuori tutto ciò che ci toglie energia. E passo dopo passo, finalmente, alleggerirsi…

 

Quali sono i presupposti più importanti per una previsione di buona riuscita circa il  conquistare una qualità di vita migliore, il risolvere piccoli acciacchi, dimagrire, tonificare le forme?

Avere voglia di attraversare le proprie paure e liberarsene. Capire chi siamo…la verità su questa identità ci potrà liberare e alleggerire. La paura ha a che fare con la fiducia e con il coraggio. La società ci permea di queste paure ogni giorno oltre che di valori distorti anche in fatto di estetica. Divisi e pieni di paure lasciamo campo alla rabbia, l’angoscia, a cui si collegano sfiducia e perdita di autostima. Affrontare e attraversare con coraggio i nostri sospesi ci salva la vita. Se facessimo emergere inoltre la nostra condizione divina, la nostra consapevolezza, la maggior parte delle nostre paure svanirebbero. Entrare in una condizione di amore e gratitudine è il grande segreto.

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